Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Cimento sotto la protezione del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal Segretario di essa Accademia - Quarta Edizione
Caratteristiche
Quarta Edizione
Autore: [Lorenzo Magalotti]
Editore: Domenico Lovisa
Luogo di stampa: Venezia
Anno pubblicazione: 1711
Condizione prodotto:
Legatura in piena pergamena con titolo su tassello al dorso a 4 nervi: pergamena sporca, soprattutto al dorso; graffi con mancanza del rivestimento pergamenaceo al piatto posteriore; speltaure ai margini dei piatti e alle cuffie; catalogazione calligrafica al dorso. Tagli spruzzati con tracce di polvere e titolo calligrafico al taglio inferiore. Macchia bruna all'occhiello. Carte ben conservate con rare fioriture e macchie brune (segnaliamo: taglio senza mancanze nell'area di testo in A1; la carta C5 stampata su carta più spessa; macchia bruna al margine esterno di K3 e interno di N1; piccola mancanza al margine inferiore di Q2). L'inchiostro delle tavole è passato alle cc contigue macchiandole, senza compromettere la leggibilità del testo
Pagine: (8),CCLXIX,(19)
Formato: In ottavo
Dimensioni (cm):
Altezza: 23
Larghezza: 17
Descrizione
Quarta edizione di questa importante raccolta di saggi scientifici nati nell'ambito dei lavori dell'Accademia del Cimento, pubblicati da Lorenzo Magalotti, segretario dell'Accademia, in prima edizione a Firenze nel 1667. Istituita dal principe Leopoldo di Toscana nel 1657, sull'esempio della romana Accademia dei Lincei, l'Accademia del Cimento portò avanti, nell'atmosfera di libertà di pensiero che caratterizzava la Toscana dell'epoca, l'eredità delle ricerche scientifiche di Galileo: preceduta forse da un privato circolo di sperimentatori che si riuniva nelle stanze del duca (la Ferdinandea), l'Accademia del Cimento si riuniva quasi quotidianamente in una sala del Palazzo Pitti; queste riunioni durarono circa 10 anni e furono raccolte dal segretario Magalotti nell'opera che presentiamo: nel “Proemio a' Lettori” viene teorizzata l'osservazione pura come metodo scelto nel lavoro dell'Accademia, secondo il suo motto “Provando e riprovando”. Il materiale è organizzato in una premessa con la Dichiarazione d'alcuni strumenti usati negli esperimenti a cui seguono le vere e proprie Esperienze organizzate in nuclei tematici (Esperienze sulla pressione dell'aria; sulla compressione dell'aria; sul vuoto (con anche animali messi nel vuoto); sul ghiaccio, artificiale (dell'acqua e di diversi liquidi, compreso il vino di Chianti) e naturale; sulla capacità di vasi di metallo e vetro al variare della temperatura; sulla compressione dell'acqua; sulla leggerezza positiva; sulla calamita; sull'ambra e altre sostanze di virtù elettrica; sui cambiamenti di colore in diversi fluidi; sui movimenti del suono; sui proiettili; sul peso assoluto dell'aria rispetto all'acqua; sugli effetti del caldo e del freddo; se il vetro è penetrabile da odori ed umido; sulla luce e i suoi effetti). Il tutto illustrato da 29 tavole, incise in rame a piena pagina e comprese nella fascicolazione, quasi tutte più volte ripetute per un totale di 75 tavole effettive. Incisione in rame al frontespizio, grande stemma nobiliare in rame del Patrizio Veneto Girolamo Flangini dedicatario dell'opera alla dedica, finalini, testatine e capilettera xilografici.
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