Maioliche - Storia e produzione italiana dalla metá del quattrocento ai primi decenni del novecento

Alessandra Squizzato, Francesca Tasso
Il Poligrafo casa editrice

La ricostruzione del nucleo collezionistico degli avori appartenuti alla casata milanese dei marchesi Trivulzio è occasione per un'attenta disamina dei diversi contesti culturali che ne hanno favorito la tesaurizzazione, la conoscenza e la successiva valorizzazione. Conservati in importanti sedi museali in Europa e America, questi manufatti di grande valore estetico e storico formano un gruppo assai variegato per tipologia e per collocazione cronologica, dalla tarda antichità al periodo rinascimentale. I membri della famiglia Trivulzio, a partire dai decenni centrali del XVIII secolo, hanno dimostrato una continuità di interessi sempre maggiore verso il collezionismo di avori, intessendo una rete di relazioni con altri centri di elaborazione culturale della penisola. L'indagine condotta sulle vicende della famiglia Trivulzio con l'occhio sempre rivolto ai retroscena culturali, l'esame attento di fonti e documenti d'archivio privati e la schedatura del cospicuo corpus degli avori portano a una piena rivalutazione e valorizzazione della raccolta, facendone un caso esemplare nell'ambito della storia degli studi sul collezionismo erudito.

AA.VV.
Studio per Edizioni Scelte

AA.VV.
Associazione amici del Bargello

s.a.
Galleria la porta d'oro

s.a.
Edizioni Monumenta Bergomensia

Emilio Vitta Zelman
Edizioni Electa

L. Camusso, S. Bortone
Arnoldo Mondadori Editore

Dario Valcarenghi
Electa

I tappeti kilim sono l'espressione di una tradizione nata tra le donne dell'Anatolia circa novemila anni fa e trasmessa di madre in figlia per centinaia di generazioni. Al di là dell'aspetto tecnico, questi preziosi manufatti rappresentano una testimonianza culturale ricca di fascino e di mistero: il significato delle complesse simbologie racchiuse nei disegni dell'intreccio è ancora in buona parte da decifrare, e implica una lunga ricerca delle loro radici filosofiche, religiose, persino alchemiche. Questo volume presenta 160 preziosissimi esemplari di kilim.

Volkmar Gantzhorn
Taschen

In this volume, two and a half thousand years are presented and analysed, The author's research has resulted in completely new insights and relationships -- a revision of the history of the oriental carpet. He has been able to trace the pattern back to Phrygian and other traditions, which were carried on by the Armenians up to the beginning of our own century: carpets as symbols of power, as deeply religious abstract textile icons. The oriental carpet is neither of nomadic origin, nor does its origin lie in central Asia; it is a product of ancient oriental civilisations in the Armenian uplands at the crossroads of the oldest trade routes between west, north and south. The author's assertion is supported by the visual material he presents. For the first time coloured illustrations of the most important and most splendid examples of every type of carpet have been included. The illustrations include book illumination, paintings, arts and crafts and details of architecture and clarify developments hitherto unrecognised. This work documents what is probably Armenia's main contribution to world history. It is a must for any connoisseur of carpets and for anyone who does not wish merely to dream of the Orient. Volkmar Gantzhorn has specialised in Christian and Islamic art in recent years. His continuing research is concerned with surface ornamentation in book illumination, architecture, ceramics and arts and crafts in general. --jacket.

Maurizio Fusi
Rima Editrice

Sammlung Cremer
Arnoldsche

The Cremer Collection covers a wide geographical span from Armenia to Finland and Morocco in the west and from Iran to Tibet in the east. Most are knotted pile products whose history dates beyond the great traditions of carpet design, going back several thousand years. The collection is a result of the discerning eve of an accomplished artist who has purposely limited his collection to 99 pieces so that the inner coherence of the collection does not "burst its banks". The genuine and great collectors are distinguished by the fact that they are able to seek out just those things which could be their own children from among the immense variety that is offered.

Taher Sabahi
Karta Editrice